Marco MAZZONE

Professore ordinario di FILOSOFIA E TEORIA DEI LINGUAGGI [M-FIL/05]
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Principali interessi scientifici

Sono attualmente impegnato come coordinatore nazionale nel Progetto Prin (2017) - MIUR "Designing effective policies for Politically Correct: A rhetorical/pragmatic model of total speech situation"Questa attività è parte di un più ampio interesse, negli ultimi anni, verso il tema del pensiero critico, del ragionamento, e dell'influenza che le emozioni e l'ideologia esercitano sul ragionamento.

Mi occupo di pragmatica cognitiva. Sull'argomento ho scritto il volume Cognitive Pragmatics: Mindreading, Inferences, Consciousness, Marco Mazzone. De Gruyter, Berlin/Boston (2018) e la voce “Cognitive Pragmatics” del Routledge Handbook of Cognitive Linguistics (in press).

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All’interno del progetto PRIN “Designing effective policies for politically correct”, propongo agli studenti interessati due opportunità di collaborazione (ovviamente, è anche possibile aderire ad entrambe). Se interessati, scrivetemi una mail al più presto!

  1. Tirocini di 3/6 CFU per la costruzione di un portale online su politically correct, hate-speech, fake-news, post-truth.
    • Si tratta di collaborare alla progettazione della struttura del portale (sul piano dei contenuti: l’aspetto tecnico-informatico sarà curato da professionisti), al reperimento delle relative informazioni, alla loro organizzazione e immissione nel portale.
  2. Tesi di laurea sulle basi filosofico-cognitive di politically correct, hate-speech, fake-news, post-truth. Ecco alcune tracce possibili.
  • Teorie post-moderniste (ad esempio, femministe) dell’identità: comportano la fine del soggetto universale della filosofia tradizionale? L’identità è la nuova universalità?
  • Una nozione che è diventata centrale nei dibatti sulla post-verità è quella di auto-inganno: in gioco non c’è solo la disinvoltura con cui diciamo cose non vere (non verificate eccetera), c’è anche la disinvoltura con cui le accettiamo, in primo luogo. Cosa è, e come si determina, l’auto-inganno.
  • La penombra della credenza: per spiegare fenomeni come fake-news e post-verità, una strada che si è percorsa è quella di indebolire nozioni come quelle di credenza, asserzione eccetera. Come analizziamo filosoficamente queste nozioni, e i cambiamenti a cui sono state sottoposte?
  • L’indebolimento della nozione di asserzione (vedi sopra) comporta un atteggiamento “non essenzialista” verso gli atti illocutori (Austin). Mentre secondo approcci tradizionali eseguire un’asserzione significa assumere una serie di impegni epistemici di carattere normativo (vedi ad esempio l’approccio di Robert Brandom), è possibile immaginare che i soggetti siano disposti ad allentare questi impegni in modo graduale. Come e perché? Che spazio c’è, nella letteratura sulle asserzioni e sugli atti linguistici in generale, per questo “allentamento degli impegni epistemici”?
DataStudenteArgomento della tesi
30/09/20241000/051240Epistemologia sociale e medicina
03/09/20241000/037981Teorie cognitive sulla coscienza
29/05/2019O77/000208Wikileaks e Cambrige Analytica contro il segreto di Stato.
19/12/2017O77/000259"Dinamiche del conflitto e strategie per affrontarlo costruttivamente"
23/10/2015644/007408Origine ed evoluzione del linguaggio
17/10/2014644/007466PNL
17/12/2013656/006781Linguaggi segreti
20/11/2013O77/000121Linguaggio non verbale