Marco MAZZONE
Professore ordinario da giugno 2018.
Membro del Direttivo della Società Italiana di Filosofia Analitica.
Coordinatore nazionale del Progetto Prin (2017) -MIUR "Designing effective policies for Politically Correct: A rhetorical/pragmatic model of total speech situation"
Membro del network XPRAGIT
Coordinatore locale del Progetto Prin (2015) - MIUR "Perception, performativity and cognitive science"
Coordinatore del progetto di dipartimento "Politically correct? Lingua, identità e comunità online tra pragmatica e ideologia"
Mi trovate anche su Researchgate
Ultimi volumi:
Razionali fino in fondo. Dal pensiero ideologico al pensiero critico. Quodlibet, Macerata 2023.
Cognitive Pragmatics: Mindreading, Inferences, Consciousness, Marco Mazzone. De Gruyter, Berlin/Boston 2018. Recensione sul Journal of Pragmatics a questo link.
La manutenzione. Un compito filosofico per l'homo faber. Carocci, Roma 2017.
Anno accademico 2021/2022
- DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE
Corso di laurea in Filosofia - 1° anno
ISTITUZIONI DI FILOSOFIA ANALITICA - DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE
Corso di laurea magistrale in Scienze del testo per le professioni digitali - 1° anno
EPISTEMOLOGIA SOCIALE E RAGIONAMENTO INFORMALE - DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE
Corso di laurea magistrale in Scienze filosofiche - 2° anno
FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO
Anno accademico 2020/2021
- DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE
Corso di laurea in Filosofia - 1° anno
ISTITUZIONI DI FILOSOFIA ANALITICA - DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE
Corso di laurea magistrale in Scienze del testo per le professioni digitali - 1° anno
EPISTEMOLOGIA SOCIALE E RAGIONAMENTO INFORMALE - DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE
Corso di laurea magistrale in Scienze filosofiche - 2° anno
FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO
Anno accademico 2019/2020
- DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE
Corso di laurea in Filosofia - 1° anno
ISTITUZIONI DI FILOSOFIA - DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE
Corso di laurea magistrale in Scienze del testo per le professioni digitali - 1° anno
EPISTEMOLOGIA SOCIALE E RAGIONAMENTO INFORMALE - DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE
Corso di laurea magistrale in Scienze filosofiche - 2° anno
FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO
Anno accademico 2018/2019
- DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE
Corso di laurea magistrale in Lingue e letterature comparate - 1° anno
Language - Langage & Cognition - DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE
Corso di laurea in Scienze e lingue per la comunicazione - 2° anno
TEORIA DEL LINGUAGGIO - DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE
Corso di laurea magistrale in Scienze filosofiche - 2° anno
FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO
Anno accademico 2017/2018
- DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE
Corso di laurea magistrale in Lingue e letterature comparate - 1° anno
Language - Langage & Cognition - DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE
Corso di laurea in Scienze e lingue per la comunicazione - 2° anno
TEORIA DEL LINGUAGGIO - DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE
Corso di laurea magistrale in Scienze filosofiche - 2° anno
FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO
Anno accademico 2016/2017
- DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE
Corso di laurea magistrale in Lingue e letterature comparate - 1° anno
Language - Langage & Cognition - DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE
Corso di laurea in Scienze e lingue per la comunicazione - 2° anno
TEORIA DEL LINGUAGGIO - DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE
Corso di laurea magistrale in Scienze filosofiche - 2° anno
FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO
Anno accademico 2015/2016
- DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE
Corso di laurea magistrale in Lingue e letterature comparate - 1° anno
Language - Langage & Cognition - DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE
Corso di laurea in Scienze e lingue per la comunicazione - 2° anno
TEORIA DEL LINGUAGGIO - DIPARTIMENTO DI SCIENZE UMANISTICHE
Corso di laurea magistrale in Scienze filosofiche - 2° anno
FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO
Principali interessi scientifici
Sono attualmente impegnato come coordinatore nazionale nel Progetto Prin (2017) - MIUR "Designing effective policies for Politically Correct: A rhetorical/pragmatic model of total speech situation". Questa attività è parte di un più ampio interesse, negli ultimi anni, verso il tema del pensiero critico, del ragionamento, e dell'influenza che le emozioni e l'ideologia esercitano sul ragionamento.
Mi occupo di pragmatica cognitiva. Sull'argomento ho scritto il volume Cognitive Pragmatics: Mindreading, Inferences, Consciousness, Marco Mazzone. De Gruyter, Berlin/Boston (2018) e la voce “Cognitive Pragmatics” del Routledge Handbook of Cognitive Linguistics (in press).
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All’interno del progetto PRIN “Designing effective policies for politically correct”, propongo agli studenti interessati due opportunità di collaborazione (ovviamente, è anche possibile aderire ad entrambe). Se interessati, scrivetemi una mail al più presto!
- Tirocini di 3/6 CFU per la costruzione di un portale online su politically correct, hate-speech, fake-news, post-truth.
- Si tratta di collaborare alla progettazione della struttura del portale (sul piano dei contenuti: l’aspetto tecnico-informatico sarà curato da professionisti), al reperimento delle relative informazioni, alla loro organizzazione e immissione nel portale.
- Tesi di laurea sulle basi filosofico-cognitive di politically correct, hate-speech, fake-news, post-truth. Ecco alcune tracce possibili.
- Teorie post-moderniste (ad esempio, femministe) dell’identità: comportano la fine del soggetto universale della filosofia tradizionale? L’identità è la nuova universalità?
- Una nozione che è diventata centrale nei dibatti sulla post-verità è quella di auto-inganno: in gioco non c’è solo la disinvoltura con cui diciamo cose non vere (non verificate eccetera), c’è anche la disinvoltura con cui le accettiamo, in primo luogo. Cosa è, e come si determina, l’auto-inganno.
- La penombra della credenza: per spiegare fenomeni come fake-news e post-verità, una strada che si è percorsa è quella di indebolire nozioni come quelle di credenza, asserzione eccetera. Come analizziamo filosoficamente queste nozioni, e i cambiamenti a cui sono state sottoposte?
- L’indebolimento della nozione di asserzione (vedi sopra) comporta un atteggiamento “non essenzialista” verso gli atti illocutori (Austin). Mentre secondo approcci tradizionali eseguire un’asserzione significa assumere una serie di impegni epistemici di carattere normativo (vedi ad esempio l’approccio di Robert Brandom), è possibile immaginare che i soggetti siano disposti ad allentare questi impegni in modo graduale. Come e perché? Che spazio c’è, nella letteratura sulle asserzioni e sugli atti linguistici in generale, per questo “allentamento degli impegni epistemici”?
Data | Studente | Argomento della tesi |
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30/09/2024 | 1000/051240 | Epistemologia sociale e medicina |
03/09/2024 | 1000/037981 | Teorie cognitive sulla coscienza |
29/05/2019 | O77/000208 | Wikileaks e Cambrige Analytica contro il segreto di Stato. |
19/12/2017 | O77/000259 | "Dinamiche del conflitto e strategie per affrontarlo costruttivamente" |
23/10/2015 | 644/007408 | Origine ed evoluzione del linguaggio |
17/10/2014 | 644/007466 | PNL |
17/12/2013 | 656/006781 | Linguaggi segreti |
20/11/2013 | O77/000121 | Linguaggio non verbale |