Contact-induced change and sociolinguistics: an experimental study on the Gallo-Italic dialects of Sicily

Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale

PRIN 2022 PNRR

Principal Investigator: Alessandro De Angelis (Università degli Studi di Messina)

Le varietà galloitaliche di Sicilia sono il risultato di immigrazioni medievali dall'Italia nord-occidentale. A seguito del lungo contatto con le varietà siciliane, questi dialetti rappresentano un eccellente terreno di indagine per la teoria del contatto linguistico, in particolare per quanto riguarda il prestito strutturale, cioè quello che interessa livelli di analisi come la fonologia, la morfologia e la sintassi. Nella gerarchia dei prestiti di Thomason e Kaufman (1988: 74ss), un contatto breve e meno intenso limita l'influenza al livello lessicale. Al contrario, più è pervasivo il contatto più l'influenza interessa anche gli aspetti più strutturali. A giudicare dal lessico e dalla sintassi, così come dalla morfologia derivazionale, i dialetti galloitalici di Sicilia si collocano ai livelli più alti della gerarchia di prestito. Per converso, il sistema fonetico invece molto conservativo, al contrario degli altri livelli di analisi. Il progetto si propone di investigare le cause che motivano le possibili differenze nelle diverse aree del sistema grammaticale della lingua ricevente. In questa prospettiva, i dialetti galloitalici di Sicilia costituiscono un terreno privilegiato per testare la validità delle teorie sul mutamento indotto da contatto, in particolare in relazione alle dinamiche sociolinguistiche.

Innanzitutto, la resistenza da parte della lingua ricevente nei confronti del mutamento e dei processi di interferenza. Una delle ipotesi da testare è che la forte conservazione del sistema fonologico, a dispetto del gran numero di prestiti lessicali, possa avere motivazioni sociolinguistiche.

Un secondo elemento di interesse riguarda la disponibilità da parte della lingua ricevente di accettare un trasferimento strutturale massiccio. Seguendo il modello sul mutamento indotto da contatto di di van Coetsem (2000), sosteniamo che il massiccio trasferimento di strutture sintattiche dal siciliano al galloitalico potrebbe dipendere dalla crescente competenza del siciliano da parte degli immigrati galloitalici, e dal loro conseguente grado di bilinguismo.

Un nuovo aspetto della nostra ricerca è l'adozione di un approccio quantitativo al mutamento indotto da contatto, per verificare quali aree della grammatica sono più permeabili al contatto a quali meno. Dopo che saranno raccolti dati quantificabili, un'analisi sociolinguistica basata sull'autovalutazione da parte dei parlanti nativi galloitalici permetterà di collegare i fattori interni del mutamento a quelli esterni, per mostrare in che misura questi ultimi possano influire sui primi.


Gallo-Italic varieties are spoken in Sicily as a consequence of medieval immigrations from north-western Italy. Due to the long-term contact with Sicilian varieties, these dialects can represent an excellent testing ground for the language contact theory, particularly with regard to the structural borrowing, that is borrowing that affects grammatical levels such as phonology, morphology and syntax. In the Thomason-Kaufman (1988: 74ff.)’s “borrowing-hierarchy”, a less intense and short-term linguistic contact limits the borrowing at the lexical level. On the contrary, more pervasive is the contact, more structural borrowing occurs.

In the surveys on the interference exerted by Sicilian (and Regional Italian) on Gallo-Italic, an oddity has not yet been highlighted. Judging at least from lexicon and syntax (as well as from the derivative morphology), Gallo-Italic varieties of Sicily seem to be located at the highest levels of the borrowing hierarchy, showing a considerable amount of structural elements transferred by the donor languages. Conversely, the phonetic system looks very conservative, by contrasting with what we get from the other levels of analysis.

The present project aims at investigating the underlying causes which motivate possible differences in the sub-areas of the grammatical system of the recipient language in accepting borrowings. In this perspective, Gallo-Italic dialects of Sicily constitute a testing ground for the general theory of contact-induced change, especially in relation to sociolinguistic dynamics, by focusing on different aspects.

First of all: the resistance on the part of the recipient language towards the change in interference processes. One of the hypothesis to be tested in this pilot study is that the strong conservation of the phonetic and phonological system, despite the large amount of lexical borrowing, would hide sociolinguistic motivations.

A second point of theoretical interest concerns the aptitude, on the part of the recipient language, to accept a massive structural transfer. Following the van Coetsem (2000)’s contact-induced change model, we argue that the massive transfer of syntactic structures from Sicilian to Gallo-Italic could result from the growing proficiency of Gallo-Italic native speakers in Sicilian as well as from their increasing degree of bilingualism.

A new element of the research concerns the use of a quantitative approach in the contact-induced change. Indeed, the research will be devoted to elaborate quantifiable data in order to show as accurately as possible which areas of the grammar are more impervious to the contact and which areas are more affected by it. Once quantifiable data have been collected, sociolinguistic analysis, based on a Gallo-Italic speakers’self-assessment on their own language, will allow to link the internal factors to the external ones in the linguistic change, by showing in which measure the latter can influence the former ones.


Unità di Ricerca

  • Università degli Studi di Messina: Alessandro De Angelis (Principal Investigator), Angela Castiglione, Elvira Assenza
  • Università degli Studi di Catania: Salvatore Menza (Responsabile d'Unità), Marianna Nicolosi Asmundo