Roman Orientalism: Mapping Cultural Interactions through Latin Literature (Ist c. BCE – IInd c. CE)

Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale

Principal Investigator: Maria Chiara Scappaticcio (Università degli Studi di Napoli Federico II)

Il progetto si propone di esaminare il rapporto tra Roma e il Vicino Oriente nel contesto dell’antico paesaggio multiculturale mediterraneo attraverso l’analisi della cultura letteraria latina, al fine di sottolineare l’entità e la forza delle interazioni culturali tra le due aree in quel periodo storico e quindi offrire un approccio innovativo all'orientalismo romano. Le relazioni tra Roma e il Vicino Oriente nella tarda antichità hanno recentemente attirato un'attenzione costante come parte di una nuova valutazione del multilinguismo e del multiculturalismo antichi. Il progetto mira a coprire un periodo precedente e molto meno esplorato, che va dalla prima Repubblica all'età degli Antonini. Il progetto ha una duplice struttura. (1) La prima parte si concentrerà sulla “Roma orientale” al fine di evidenziare (a) i contatti interculturali identificabili dalla letteratura latina – un argomento poco studiato ma estremamente promettente. Verrà tenuto conto anche del contatto lessicale; (b) le geografie culturali derivanti dall'immagine del Vicino Oriente rappresentata negli autori latini (soprattutto poeti). Pompei e le antiche città campane saranno i principali casi studio. (2) La seconda parte indagherà la “Roma orientale”, ovvero come la circolazione della letteratura latina abbia contribuito a plasmare l’identità romana nelle aree più periferiche dell’impero. Adotteremo una metodologia innovativa, analizzando attestazioni conosciute e precedentemente sconosciute di testi letterari latini rinvenuti in siti archeologici del Vicino Oriente, siano essi su papiri e/o rotoli di pergamena e/o codici, ostraka (vedi il progetto ERC PLATINUM n. 636983) o epigrafi (vedi il progetto ERC MAPPOLA n. 832874 sulla poesia epigrafica). Un'analisi di questo tipo, finora mai tentata, promette risultati sostanzialmente innovativi: sul piano metodologico, perché evidenzia i vantaggi derivanti da uno studio della letteratura latina basato su tutte le sue diverse forme espressive in un determinato tempo e in una determinata area, e attingendo sistematicamente a discipline come l’epigrafia e la papirologia. In termini di storia letteraria e culturale, perché arricchirà e complicherà la nostra nozione di come la cultura letteraria latina sia influenzata da altre culture all’interno di una realtà mediterranea multiculturale. Un approccio comparabile nel campo dell’iconografia ha già prodotto risultati importanti.


The project aims to scrutinise the relationship between Rome and the Near East in the context of the ancient multicultural Mediterranean landscape through the analysis of Latin literary culture, in order to emphasise the extent and strength of cultural interactions between the two areas at the time and thus offer an innovative approach to Roman 'Orientalism’. Relationships between Rome and the Near East in late Antiquity have recently attracted sustained attention as part of a fresh evaluation of ancient multilingualism and multiculturalism. The project aims to cover an earlier and much less explored period, ranging from the early Republic to the Age of the Antonines. The project has a two-fold structure. (1) Part one will focus on ‘Oriental Rome’ in order to highlight (a) cross-cultural contacts identifiable from Latin literature – a poorly investigated but extremely promising topic. Lexical contact will also be taken into account; (b) the cultural geographies arising from the image of the Near East as represented in Latin authors (especially poets). Pompeii and ancient Campanian cities will be the main case-studies. (2) Part two will investigate ‘Rome’s Oriens’, i.e. how the circulation of Latin literature contributed to shape Roman identity in the more peripheral areas of the empire. We will adopt an innovative methodology, analysing both known and previously unknown attestations of Latin literary texts found in archaeological sites in the Near East, whether on papyrus and/or parchment rolls and/or codices, ostraka (see the ERC-funded project PLATINUM no. 636983) or epigraphs (see the ERC-funded project MAPPOLA no. 832874, on epigraphic poetry). An analysis of this kind, which has not been hitherto attempted, promises substantial innovative results: in terms of methodology, because it highlights the advantages accruing from a study Latin literature based on all its different forms of expressions within a specific time and area, and drawing systematically from disciplines such as epigraphy and papyrology. In terms of literary and cultural history, because it will enrich and complicate our notion of how Latin literary culture is influenced by other cultures within a multicultural Mediterranean reality. A comparable approach in the field of iconography has already yielded important results.


Unità di Ricerca:

  • Università degli Studi di Napoli Federico II: Maria Chiara Scappaticcio (Principal Investigator), Flaviana Ficca, Viola Starnone

  • Università degli Studi di Catania: Orazio Portuese (Responsabile d'Unità)

  • Scuola Normale Superiore di Pisa: Alessandro Schiesaro (Responsabile d'Unità), Emanuele Berti