ARDIPS Archivio Digitale dell'Italiano Parlato-scritto (1860-1953)

Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale

Principal Investigator: Gabriella Alfieri (Università degli Studi di Catania)

ArDIPS ha come obiettivo la creazione di un archivio elettronico che applichi a testi finora poco studiati dei marcatori di linguistica strutturale (soprattutto lessico e sintassi), testuale e pragmatica (atti linguistici). I testi che verranno archiviati (parte digitalizzati ex novo, parte attinti a digitalizzazioni già effettuate) e taggati sono tutti appartenenti alla tipologia del parlato-scritto (Nencioni 1976), ovvero testi scritti che mirano a simulare (e in parte anche a modellizzare) i caratteri dell’oralità. Si tratta di testi educativi con esempi di parlato (grammatiche, vocabolari, galatei); testi con interferenze di parlato più o meno esplicite (conferenze, interviste ma anche epistolari e riviste istituzionali); testi di intrattenimento con forte impianto dialogico (teatro, cinema, narrativa realistica). A partire dagli obiettivi della Relazione manzoniana sull’unità della lingua (1868), il nostro archivio e i dati elaborati grazie alla sua interrogazione per fenomeni (colloquialismi e toscanismi, proverbi e collocazioni idiomatiche, sintassi marcata e segmentata, deittici, segnali discorsivi, segnalatori di atti linguistici ecc.) consentiranno di risalire alle origini del parlato italiano dell’uso medio o neostandard (Sabatini 1985; Berruto 1987) e di rispondere a varie domande ancora rimaste in sospeso nella linguistica italiana: quanto l’immagine ideale dei compilatori dei testi educativi trova riscontro nei dati linguistici dei testi effettivamente prodotti? Quanto cioè la simulazione tiene conto della prescrizione? Davvero il parlato comune italiano, anche ad uso pubblico (non dialettale), nasce nel pieno ’900? Davvero prima dell’avvento della televisione non si ha una qualche forma di unificazione linguistica?

ArDIPS dunque consentirà di:

1) osservare il mettersi a punto dell’italiano odierno;

2) individuare le ideologie linguistiche, cioè l’immagine che di questo parlato si voleva dare, negli ideali di schiettezza, vivacità, chiarezza, sintesi ecc.

In questo modo si colmeranno le seguenti lacune:

1) il parlato-scritto è stato finora evocato ma non tanto studiato: non esiste un corpus analizzato di questo tipo di materiali;

2) l’analisi pragmatica (saluti, insulti, scuse, complimenti, fenomenologia degli atti linguistici) è stata finora poco praticata in chiave diacronica e poco applicata a testi di parlato-scritto.

La ricerca proposta assume particolare rilevanza considerata l'identità stratificata del nostro parlato e la perdurante distanza tra italiano parlato e scritto. Quindi l’avanzamento della ricerca da noi prodotto contribuirà a conoscere meglio una pagina cruciale della storia culturale e sociale, non solo linguistica, italiana.

L’archivio e i risultati della nostra ricerca verranno pubblicati nei siti dell’Accademia della Crusca e della Fondazione Verga e questo, unitamente a saggi, un convegno conclusivo e incontri con le scuole, costituirà l’ampia disseminazione del progetto.


The aim of ArDIPS is to create an electronic archive that applies markers of structural linguistics (especially lexicon and syntax), textual linguistics and pragmatics (speech acts) to texts that have so far been little studied. The texts that will be archived (partly digitized from scratch, partly taken from digitizations already carried out) and tagged are all of the spoken-written type (Nencioni 1976), i.e. written texts that aim to simulate (and partly also to model) the characters of orality. These are educational texts with examples of spoken language (grammars, vocabularies, etiquettes); texts with more or less explicit speech interferences (conferences, interviews, but also letters and institutional journals); entertainment texts with a strong dialogue structure (theatre, cinema, realistic fiction). Starting from the objectives of Manzoni's Report on the unity of the language (1868), our archive and the data elaborated thanks to its interrogation by phenomena (colloquialisms and Tuscanisms, proverbs and idioms, marked and segmented syntax, deictics, discursive signals, markers of speech acts) will make it possible for us to go back to the origins of Italian speech of average or neo-standard usage (Sabatini 1985; Berruto 1987) and to answer various questions still unanswered in Italian Ministero dell'Università e della Ricerca MUR - BANDO 2022 linguistics: how much does the ideal image of the compilers of educational texts correspond to the linguistic data of the texts actually produced? In other words, how much does the simulation take account of the prescription? Was common spoken Italian, even for public use (not dialect), really born in the middle of the 20th century? Was there really no linguistic unification before the advent of television?

ArDIPS will therefore make it possible to:

1) observe the fine-tuning of today's Italian;

2) identify the linguistic ideologies, i.e. the image that was intended to be given of this spoken language, in the ideals of directness, liveliness, clarity, synthesis etc.

In this way the following gaps will be filled:

1) spoken-written Italian has so far been evoked but not so much studied: there is no analysed corpus of this type of material;

2) pragmatic analysis (greetings, insults, apologies, compliments, phenomenology of speech acts) has so far been little practised in a diachronic key and little applied to spoken-written texts.

The proposed research has particular relevance considering the stratified identity of our spoken language and the persistent distance between spoken and written Italian. Therefore, the advancement of the research that we will produce will contribute to a better understanding of a crucial page of Italian cultural and social, not only linguistic, history.

The archive and the results of our research will be published on the websites of the Accademia della Crusca and the Fondazione Verga and this, together with essays, a concluding conference and meetings with schools, will constitute the broad dissemination of the project.


Unità di Ricerca

  • Università degli Studi di Catania: Gabriella Alfieri (Principal Investigator), Giovanna Alfonzetti, Rosaria Sardo, Daria Motta
  • Università degli Studi di Messina: Fabio Rossi (Responsabile d'Unità), Fabio Ruggiano, Raphael Merida
  • Università Statale di Milano: Giuseppe Sergio (Responsabile d'Unità), Giuseppe Polimeni, Massimo Prada, Michela Dota
  • Università di Cagliari: Rita Fresu
  • Università per Stranieri di Siena: Laura Ricci