IMMAGINARsI AL SUD #3 - Riti curativi e mistiche grazie: omaggio a Luigi Di Gianni
Data evento
27/05/2024 ore 20,00
CUT Centro unversitario teatrale
Il cinema di Luigi Di Gianni è celebre per aver indagato riti e credenze che, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, regolavano la vita della popolazione rurale del Meridione. La sua opera prende le mosse dal metodo inaugurato dall’antropologo Ernesto De Martino, tra i primi a fare uso di dispositivi fotografici e audiovisivi che documentassero la ricerca etnografica sul campo. Tuttavia, l’eccezionalità dello sguardo di Di Gianni si differenzia rispetto agli altri registi ‘demartiniani’ e vede il superamento delle posizioni di Levi e dello stesso Di Martino con l’abbandono di ogni pretesa di oggettività. Obiettivo principale del regista era una nuova dimensione etnografica, capace di riconsiderare le pratiche magico-rituali non solo quale dialogo con forze ancestrali che governano il mondo, ma anche come catarsi collettiva.
Per il terzo appuntamento della rassegna “IMMAGINARsI AL SUD” all’interno del PRIN 2020 “Archivi del Sud. Il cinema documentario 1948-1968” (a cura di Simona Busni, Stefania Rimini e Giovanna Santaera) il 27 maggio, alle ore 20 presso il CUT – Centro Universitario Teatrale (Piazza Università, Catania), si terrà un omaggio al regista con la proiezione di una selezione di documentari.
Le opere proposte sono relative al decennio 1958-1968: dagli esordi con Magia lucana (1958), e il passaggio alla seconda fase della sua produzione con Il male di San Donato (1965) e Il culto delle pietre (1967) fino a La potenza degli spiriti (1968). La presenza di una mano registica forte nella strutturazione, nel reenactment delle scene che si sostituisce alla ripresa diretta (anche sonora), i testi a cura dell’antropologa Annabella Rossi sono elementi peculiari del primo Di Gianni.
L’evento, introdotto e moderato da Alessandro Di Costa e Stefania Rimini, sarà seguito da un breve talk di approfondimento con Giuseppe Sanfratello (assegnista di ricerca Unict ed etnomusicologo) su canti e suoni rituali nei film e Carlo Felice (assegnista di ricerca Unict e studioso di arti visive) sul contributo di Annabella Rossi al cinema documentario antropologico. La proiezione è realizzata in collaborazione con la Cineteca del Comune di Bologna.
L’appuntamento è gratuito e ad accesso libero. Il programma in dettaglio è consultabile nel file in allegato.