Ambiguità del gioco. Giornata Internazionale di studi

Giorno 20 maggio, alle ore 9 e 15 presso il Coro di notte del Monastero dei Benedettini si terrà l'evento "Ambiguità del gioco".

Lo studio del gioco in letteratura è di natura tematica, formale o generativa del testo, e opera su generi, pratiche discorsive o tropi quali, tra gli altri, il nonsense, l’ironia, la paronomasia. A partire da queste considerazioni, la giornata di studi si propone di esplorare come, dall’intersezione tra norme procedurali e libertà autoriale, emerga uno spazio ludico di ambiguità.

Le relatrici e i relatori (Floriana Puglisi, Massimo Schilirò e il sottoscritto del DISUM, Giuliana Arcidiacono dell'Accademia di Belle Arti di Catania e Cristina di Maio dell'Università di Torino) affronteranno la natura anfibologica del gioco letterario con riferimento alla commistione di generi e forme, al testo e al paratesto, allo scambio reale o fittizio delle identità prospettato dall'uso creativo della vestemica, alla messa in dubbio dell'opposizione tra il serio e il banale, tra le parole e le cose, in autori e opere in prosa e in versi della seconda metà del XX secolo o del principio del XXI (Vito Acconci, Elizabeth Acevedo, Italo Calvino, Marcel Duchamp, Paul Dutton, Else von Freytag-Loringhoven, Harryette Mullen, Aram Saroyan).

Ospite d'onore sarà il poeta, saggista, attore e matematico Olivier Salon, che dal 2000 è uno dei membri più attivi dell'Ouvroir de littérature potentielle, il circolo letterario internazionale ospitato nei locali della Bibliothèque Nationale di Parigi e della cui composizione originaria fece parte anche Italo Calvino. Autore di oltre venti volumi di poesia, saggistica e scrittura creativa, Salon parlerà del gioco della scrittura à contrainte e di come l'uso della diversione fra testo, musica e immagine, e quello delle figure dell'ambiguità (l'allusione, il calembour, il double entendre) favoriscano l'attivazione di fondamentali processi di produzione del senso.