Davide Giulio AQUINI

Dottorando
Dottorato in Scienze per il Patrimonio e la Produzione Culturale - XXXIX ciclo
Tutor: Filippo STANCO

Davide-Giulio Aquini ha conseguito la laurea magistrale in Scienze dell’Antichità presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia nell’anno accademico 2021/22, presentando una tesi in Civiltà Egee dal titolo “I gioielli in oro e argento nella Creta pre- e protopalaziale”. La relatrice è stata la prof.ssa Ilaria Caloi, con le prof.sse Elena Rova e Giovanna Gambacurta come correlatrici. L’interesse per l’orizzonte egeo si era già sviluppato durante il percorso di studi della laurea triennale in Beni Culturali presso Uninettuno di Roma, conclusosi nell’anno accademico 2018/19 con una tesi in Civiltà Egee intitolata “Tra Hatti e Ahhiyawa: documentazione archeologica e testuale di due realtà pan-regionali nel Bronzo Tardo”, sotto la guida del prof. Luca Girella. Inoltre, ha completato corsi di formazione aggiuntivi in ambito archeologico, come “Restauro archeologico della ceramica” nel 2018 presso il Center for Ancient Mediterranean and Near Eastern Studies (CAMNES) di Firenze e “Dalla matrice al tornio: la produzione ceramica a Festòs tra la fine del IV e la metà del II millennio”, organizzato nel 2019 a Creta dalla Scuola Archeologica Italiana di Atene (SAIA).

Dal 2021, fa parte della missione archeologica di Festòs a Creta dalle Università di Venezia e Catania e CNR-ISPC (2021 con il prof. Luca Girella, 2022-23 con la prof.ssa Ilaria Caloi, sotto la direzione del prof. Pietro Militello). Ha svolto ricerche e studi anche a Sissi, Creta (prof.ssa Ilaria Caloi); a Altino, Venezia (prof. Luigi Sperti); e sulle pendici del Palatino, Roma (prof. Paolo Carafa).

Prima di dedicarsi agli studi in archeologia e umanistica, Davide-Giulio Aquini si è formato e ha lavorato nel settore dell’informatica e del design della comunicazione digitale e del prodotto per l’alto artigianato. Ha ricoperto il ruolo di docente e coordinatore per oltre dieci anni presso l’Istituto Europeo di Design (IED) di Venezia, partecipando anche a mostre ed esposizioni nazionali e internazionali presso la Triennale di Milano, il Salone del Mobile di Milano, I Musei Civici di Venezia, la Venice Glass Week, Buenos Aires e Nuova Delhi. È stato membro della commissione di esperti Maestro d’Arte e Mestiere della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte di Milano ed è ambasciatore di Wellmade, la “piattaforma dei migliori artigiani italiani”.

L’ambito di ricerca di Davide-Giulio Aquini si propone di approfondire la conoscenza sulla produzione orafa antica nel bacino del Mediterraneo, con particolare attenzione alle isole di Creta e Sicilia. Da un punto di vista metodologico, l’obiettivo è esplorare come le competenze nel digitale e nel design possano arricchire l’approccio archeologico, evidenziando come questa sinergia possa aprire nuove prospettive nella comprensione e divulgazione del passato.

PROGETTO DI RICERCA DOTTORALE
Informatica applicata alla conoscenza, ricostruzione e comunicazione del patrimonio culturale. Il caso dell’oreficeria antica dell’area mediterranea nel secondo millennio a.C.

PNRR - D.M. 118/2023, Inv. 4.1 Patrimonio Culturale 1. Tematica: Informatica, patrimonio e beniculturali.​

Il progetto di ricerca qui presentato intende avvalersi delle tecniche e metodologie informatiche riconducibili alle Digital Humanities per lo studio, conoscenza, ricostruzione e comunicazione dei gioielli rinvenuti nel Mediterraneo, in particolare dall’isola di Creta e la Sicilia, nei contesti databili al secondo millennio a.C.

Questa classe di reperti riveste particolare importanza nel panorama del patrimonio culturale poiché documenta come nel Mediterraneo fossero attivi più circuiti di scambio di beni preziosi ed esotici – tra cui oro, argento e pietre preziose – e delle complesse tecniche associate alla loro lavorazione. I gioielli testimoniano la ricchezza e la profondità delle relazioni che coinvolgevano non solo la circolazione di beni materiali, ma anche la diffusione di conoscenze intangibili come metodi di produzione, iconografie e simbologie.

Il progetto è strutturato attorno a tre nuclei principali:

  1. Conoscenza
    1. Analizzare nel tempo e nello spazio i gioielli più rappresentativi dal Mediterraneo, in particolare Creta e la Sicilia, le cui datazioni deriveranno dallo studio dei contesti di rinvenimento e dai confronti sia interni che esterni. Per ogni periodo cronologico pertinente al secondo millennio a.C. verranno individuate classi e tipologie, i confronti, nonché la distribuzione spaziale dei monili.
    2. Delineare le reti degli scambi dei beni tangibili (materie prime, prodotti finiti) e intangibili (tecniche, iconografie, simbologie) inerenti alla gioielleria, sia all’interno di Creta e della Sicilia che verso il Mediterraneo. I dati verranno analizzati adottando un approccio quantitativo e spaziale utile a ricostruire i circuiti su due livelli: locale e interregionale.
    3. Definire il contributo apportato dai gioielli nell’incorporazione e rielaborazione locale di motivi iconografici e simbologie allogene.
    4. Capire come mutano le funzioni dei gioielli nel contesto cretese e siciliano, il loro uso e il reciproco rapporto tra questa classe di oggetti e chi li indossava. Cruciale sarà l’analisi delle modalità di deposizione e dei contesti di rinvenimento, distinguendo quelli di tipo insediativo, palaziale/elitario, sacro e funerario. Quest’ultima tipologia si prospetta come la più ricorrente, pertanto particolare attenzione sarà rivolta nel ricostruire il ruolo svolto dai gioielli in ambito funerario, anche rispetto ai diversi rituali di sepoltura primaria e secondaria.
  2. Ricostruzione
    1. Ricostruire le tecniche, gli strumenti e la chaîne opératoire che caratterizzano la manifattura dei gioielli. Di primaria importanza sarà lo studio della biografia dei reperti, intesa come il palinsesto degli eventi dalla loro manifattura fino alla confluenza nel record archeologico. Studiare i diversi materiali impiegati nella gioielleria (metalli; pietre, gemme e marmi; avorio, osso e conchiglie; faïence; ceramica; materiali vetrosi) per delinearne le caratteristiche, peculiarità e possibile origine.
    2. Ricostruire il possibile aspetto originale dei reperti più significativi, in particolare le possibili associazioni tra materiali e la composizione dei monili.
  3. Comunicazione
    1. Rendere accessibili e fruibili i principali risultati della ricerca, selezionando e declinando le informazioni con una impostazione divulgativa/interattiva.
    2. Proporre ad un ente museale un progetto di valorizzazione incentrato sull’oreficeria o su uno specifico reperto presente nella collezione locale.
    3. Coinvolgere uno o più artigiani per il recupero delle antiche tecniche orafe, coadiuvato dalle tecniche della manifattura digitale, per la progettazione e realizzazione di un monile dal design contemporaneo.

Il presente progetto vuole seguire direttrici e modalità di indagine inesplorate per i gioielli del Mediterraneo antico, facendo ampio ricorso a metodologie e strumenti informatici riconducibili alle Digital Humanities. La ricostruzione delle tecniche manifatturiere sarà condotta con artigiani specializzati avvalendosi di tecniche della manifattura digitale; i gioielli e le loro funzioni verranno analizzati diacronicamente, così come i mutamenti delle reti di scambio nel Mediterraneo. Ciò consentirà non solo di comprendere più a fondo questa classe di reperti, ma anche di far emergere l’intensità e la complessità delle relazioni e degli scambi che travalicano il dato materiale immediatamente offerto dai realia, e che includono tecniche, know-how e simbologie. I risultati del progetto costituiranno inoltre un’occasione di divulgazione e valorizzazione di questa tipologia di produzione culturale, sia on-line che in loco, nelle botteghe artigiani locali e potenzialmente in un contesto museale, grazie all’ausilio dello storytelling digitale e degli strumenti della comunicazione e della grafica multimediale.

PUBBLICAZIONI EDITE

  • A.L. D’Agata, L. Girella, E. Papadopoulou, D.G. Aquini 2022 (eds), One State, Many Worlds. Crete in the Late Minoan II-IIIA2 Early Period (SMEA suppl. 2), Roma.

PUBBLICAZIONI IN PREPARAZIONE

  • D.G. Aquini, I. Caloi, Guida alle forme ceramiche del Protopalaziale, in I. Caloi, G. Doudalis (eds), Protopalatial pottery: relative chronology and regional differences in Middle Bronze Age Crete (AEGIS), Louvain-la-Neuve.
  • D.G. Aquini, Untangling the mass. Golden 'wires' from the Platanos Tholos A, in Proceedings of ScapeCon 2022 - 5th international post-graduate and early career scholars’ conference in Aegean archaeology (AEGIS), Louvain-la-Neuve.

PARTECIPAZIONE A CONVEGNI E CONFERENZE

  • ScapeCon 2022 - 5th international post-graduate and early career scholars’ conference in Aegean archaeology.
    Université catholique de Louvain, Louvain-la-Neuve, 24/11/2022 – 27/11/2022.
    Presentato paper "Untangling the mass. Golden 'wires' from the Platanos Tholos A".
    La pubblicazione degli atti del convegno è prevista per il 2024 (collana Aegis).
  • Un Mare di Archeologia 2022.
    Museo Civico Sartorio, Trieste, 28/10/2022 – 30/10/2022.
    Presentato un intervento divulgativo "Attraversando l'Egeo. Raffigurazioni a soggetto nautico nell'Età del Bronzo".
  • Un Mare di Archeologia 2021, in Trieste Next Festival della ricerca scientifica.
    Piazza Unità d'Italia, Trieste, 24/09/2021 – 26/09/2021.
    Presentato un intervento divulgativo "L'archeologia in sogno. Architettura, scultura e glittica nell'Hypnerotomachia Poliphili".
  • Un Mare di Archeologia 2020, in Trieste Next Festival della ricerca scientifica.
    Museo Revoltella, Trieste, 25/09/2020 – 27/09/2020.
    Presentato un intervento divulgativo "Raccontare l'antico. Tra divulgazione e storytelling".

PARTECIPAZIONE A CONFERENZE IN PREPARAZIONE

  • The Archaeology of Affluence: Comparative perspectives on surplus, wealth, and social organisation in pre-modern societies.
    Organized by Department of History and Cultures, University of Bologna,
    Alma Mater Studiorum – University of Bologna, Italy,
    8th – 9th May, 2024.
  • GIS in Crete: Archaeological Questions and Computational Answers.
    Organized by Ghent University and National Hellenic Research Foundation,
    Athens, National Hellenic Research Foundation, Greece,
    30th – 31th May, 2024.