L’obiettivo del
corso è quello di presentare le più aggiornate linee interpretative nello
studio di un fenomeno complesso qual è quello legato alla produzione di
manufatti di uso quotidiano, di prestigio e non, e più in generale del sistema
"cultura materiale" cercando di delineare linee di riflessioni più
chiare e più soddisfacenti in rapporto alle domande che l’archeologo oggi pone
agli oggetti della cultura materiale. Le ricerche basate su analisi di contesti
di scavo e su ricognizioni di carattere regionale indirizzano verso una lettura
generale in cui modelli tecnologici, etnografici, antropologici e geografici si
combinano con l’analisi di elementi sociali, contesti economici e modelli di
produzione e commercializzazione così da fornire linee guida capaci di
illuminare secoli di storia economica e sociale del mondo antico. Obiettivo
chiave del corso è generare una metodologia di studio in grado di promuovere lo
studio e l’analisi dei prodotti e della cultura materiale mediante
l’applicazione di aspetti innovativi della ricerca multidisciplinare.
Sulla base dei descrittori di Dublino obiettivi del corso sono:
1) Conoscenza e comprensione. Fornire agli studenti, la conoscenza
dello sviluppo delle metodologie di analisi della cultura materiale attraverso
la ricostruzione della disciplina.
2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione. rendere lo studente
in grado di affrontare in maniera consapevole una ricerca nell’ambito della
archeologia classica, attraverso l’acquisizione di strumenti e metodologie
adeguate, sia in ambito archeologico, sia epigrafico, sia bibliografico. Tale
obiettivo sarà raggiunto coinvolgendo l’allievo nella preparazione di piccole
lezioni seminariali.
3) Autonomia di giudizio. Sviluppare negli studenti un approccio
critico a testi e materiali con capacità di muoversi tra culture, comportamenti
e significati delle società del mondo antico.
4) Abilità comunicative. Fornire agli studenti un lessico specializzato
ed appropriato per metterli nelle condizioni di comunicare con proprietà di
linguaggio alla comunità scientifica.
5) Capacità di apprendimento. Sviluppare l’autonomia nella capacità di
individuare i testi scientifici più rappresentativi e comprenderli
adeguatamente.
A Cultura materiale: per una definizione (2 CFU)
Lo studio della cultura materiale è a tutt'oggi non disciplinato e
multi strategico e il modulo prova a non considerare le aree delle diverse
discipline come grigie o poco dialoganti fra loro, ma come aree di forte
dialogo. Lo studio della cultura materiale pone oggi in stretta interrelazione
archeologi, archeometri, antropologi, etnografi, geografi, sociologi e storici
dell'arte.
Testi:
- A. Carandini,
Archeologia e cultura materiale. Dai lavori senza gloria nell'antichità a una
politica dei beni culturali, Bari 1979 (testo fornito dal docente) (da
p. 1 a p. 149)
-
A. Carandini, La forza del
contesto, Bari 2017 (da p. 1 a p. 200).
B Archeologia della produzione (2 CFU)
Il
modulo ha l’obiettivo di fornire una conoscenza approfondita dei cicli
produttivi dei materiali dall’Antichità al Medioevo con particolare attenzione
ai materiali fittili, alle ceramiche e ai rivestimenti (ingobbio, vernice,
vetrina). Verranno affrontate, inoltre, le problematiche legate alla
definizione dei sistemi di classificazione (tipologie e tipi, funzione e
significato) e l’archeologia dei siti produttivi, delle installazioni (fornaci)
e degli scarti di lavorazione. Infine si tratterà delle più recenti metodologie
di ricerca, dall’indagine autoptica di un frammento all’analisi archeometrica.
Testi:
- R. Francovich - D. Manacorda,
Dizionari di archeologia. Temi, concetti, metodi, Roma-Bari 2000 (solo le voci,
Archeometria; Classificazione e tipologia; Archeologia del Commercio;
Archeologia del consumo; Contesto; Cultura materiale; Archeologia della
produzione; Tecnologie produttive). (15 pp. complessive)
-
N. Cuomo di Caprio, La ceramica in
archeologia. Antiche tecniche di lavorazione e moderni metodi di indagine,
Roma-Bari 2008 (pp. 29-39, 45-50, 141-153, 208-230, 321-352, 571-580, 617-620).
(92 pp. complessive).
-
E. Panero, Nella bottega del
vasaio romano, in G. Bejor – M. Castoldi
– C. Lambrugo – E. Panero, Botteghe e artigiani. Marmorari, bronzisti,
ceramisti e vetrai nell’antichità classica, Milano 2012, pp. 163-207. (44 pp.
complessive)
C Il potere
delle immagini (2 CFU)
Testi:
- Annette Haug,
The Role of Images: theoria and exemplum, L. K. Cline, N. T. Elkins, The Oxford Handbook of Roman Imagery and
Iconography, Oxford, 2022, pp. 384 - 404 (PDF fornito dal
docente).
- M. Flecker, Pottery, glass, and
the pictorial habit between late Repubblic and Early Empire, in L. K. Cline, N.
T. Elkins, The Oxford Handbook of Roman Imagery and Iconography, Oxford, 2022,
pp. 384-404 (PDF fornito dal docente).
- D. Malfitana, Therikleia Poteria. Ateneo (Deipnosofistai XI 470e – 472e) e alcuni kantharoi da un santuario cipriota. Note per una
rilettura, in «Quaderni ticinesi di numismatica
e antichità classiche», XXXIII,
2004, 217-247 (PDF
fornito dal docente). (30 pp.)
- D. Malfitana Fatiche erculee nella ceramica corinzia di età romana. Coppe abbinate
per un ciclo figurativo incompiuto, in «Mélanges de l'École Française de
Rome. Antiquité», 2005,
1, 17-53 (PDF
fornito dal docente). (36 pp.)
Le esercitazioni di
laboratorio con l’utilizzo di strumentazione specifica saranno tenute da A.
Mazzaglia, cultore della materia e professore abilitato di II fascia in
Archeologia.
Si ricorda che, ai
sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive
disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del
volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.
Per ulteriori
informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è
possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle
università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione
delle opere dell’ingegno - AIDRO).
I testi di riferimento
possono essere consultati in Biblioteca.