METHODOLOGIES FOR THE STUDY OF MATERIAL CULTURE IN THE CLASSICAL WORLD

Anno accademico 2024/2025 - Docente: DANIELE MALFITANA

Risultati di apprendimento attesi

L’obiettivo del corso è quello di presentare le più aggiornate linee interpretative nello studio di un fenomeno complesso qual è quello legato alla produzione di manufatti di uso quotidiano, di prestigio e non, e più in generale del sistema "cultura materiale" cercando di delineare linee di riflessioni più chiare e più soddisfacenti in rapporto alle domande che l’archeologo oggi pone agli oggetti della cultura materiale. Le ricerche basate su analisi di contesti di scavo e su ricognizioni di carattere regionale indirizzano verso una lettura generale in cui modelli tecnologici, etnografici, antropologici e geografici si combinano con l’analisi di elementi sociali, contesti economici e modelli di produzione e commercializzazione così da fornire linee guida capaci di illuminare secoli di storia economica e sociale del mondo antico. Obiettivo chiave del corso è generare una metodologia di studio in grado di promuovere lo studio e l’analisi dei prodotti e della cultura materiale mediante l’applicazione di aspetti innovativi della ricerca multidisciplinare.

 

Sulla base dei descrittori di Dublino obiettivi del corso sono:

1) Conoscenza e comprensione. Fornire agli studenti, la conoscenza dello sviluppo delle metodologie di analisi della cultura materiale attraverso la ricostruzione della disciplina.

2) Capacità di applicare conoscenza e comprensione. rendere lo studente in grado di affrontare in maniera consapevole una ricerca nell’ambito della archeologia classica, attraverso l’acquisizione di strumenti e metodologie adeguate, sia in ambito archeologico, sia epigrafico, sia bibliografico. Tale obiettivo sarà raggiunto coinvolgendo l’allievo nella preparazione di piccole lezioni seminariali.

3) Autonomia di giudizio. Sviluppare negli studenti un approccio critico a testi e materiali con capacità di muoversi tra culture, comportamenti e significati delle società del mondo antico.

4) Abilità comunicative. Fornire agli studenti un lessico specializzato ed appropriato per metterli nelle condizioni di comunicare con proprietà di linguaggio alla comunità scientifica.

5) Capacità di apprendimento. Sviluppare l’autonomia nella capacità di individuare i testi scientifici più rappresentativi e comprenderli adeguatamente.

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Le lezioni seguiranno un programma focalizzato su alcuni temi di interesse della disciplina e inoltre verranno scelti temi da affidare allo studente (da solo o in gruppi di 2-3) il quale preparerà una presentazione PPT da illustrare/discutere criticamente con il docente e con i colleghi.

Prerequisiti richiesti

Conoscenza di lineamenti dell’arte greca e romana.

Frequenza lezioni

Facoltativa.

Contenuti del corso

Il contesto archeologico: il ruolo delle produzioni ceramiche. 

Testi di riferimento

A      Cultura materiale: per una definizione (2 CFU)

Lo studio della cultura materiale è a tutt'oggi non disciplinato e multi strategico e il modulo prova a non considerare le aree delle diverse discipline come grigie o poco dialoganti fra loro, ma come aree di forte dialogo. Lo studio della cultura materiale pone oggi in stretta interrelazione archeologi, archeometri, antropologi, etnografi, geografi, sociologi e storici dell'arte.

Testi:

- A. Carandini, Archeologia e cultura materiale. Dai lavori senza gloria nell'antichità a una politica dei beni culturali, Bari 1979 (testo fornito dal docente) (da p. 1 a p. 149)

- A. Carandini, La forza del contesto, Bari 2017 (da p. 1 a p. 200).

 

B       Archeologia della produzione (2 CFU)

Il modulo ha l’obiettivo di fornire una conoscenza approfondita dei cicli produttivi dei materiali dall’Antichità al Medioevo con particolare attenzione ai materiali fittili, alle ceramiche e ai rivestimenti (ingobbio, vernice, vetrina). Verranno affrontate, inoltre, le problematiche legate alla definizione dei sistemi di classificazione (tipologie e tipi, funzione e significato) e l’archeologia dei siti produttivi, delle installazioni (fornaci) e degli scarti di lavorazione. Infine si tratterà delle più recenti metodologie di ricerca, dall’indagine autoptica di un frammento all’analisi archeometrica.

Testi:

- R. Francovich - D. Manacorda, Dizionari di archeologia. Temi, concetti, metodi, Roma-Bari 2000 (solo le voci, Archeometria; Classificazione e tipologia; Archeologia del Commercio; Archeologia del consumo; Contesto; Cultura materiale; Archeologia della produzione; Tecnologie produttive). (15 pp. complessive)

- N. Cuomo di Caprio, La ceramica in archeologia. Antiche tecniche di lavorazione e moderni metodi di indagine, Roma-Bari 2008 (pp. 29-39, 45-50, 141-153, 208-230, 321-352, 571-580, 617-620). (92 pp. complessive).

- E. Panero, Nella bottega del vasaio romano, in G. Bejor – M. Castoldi – C. Lambrugo – E. Panero, Botteghe e artigiani. Marmorari, bronzisti, ceramisti e vetrai nell’antichità classica, Milano 2012, pp. 163-207. (44 pp. complessive)

 

C      Il potere delle immagini (2 CFU)

Testi:

- Annette Haug, The Role of Images: theoria and exemplum, L. K. Cline, N. T. Elkins, The Oxford Handbook of Roman Imagery and Iconography, Oxford, 2022, pp. 384 - 404 (PDF fornito dal docente).

- M. Flecker, Pottery, glass, and the pictorial habit between late Repubblic and Early Empire, in L. K. Cline, N. T. Elkins, The Oxford Handbook of Roman Imagery and Iconography, Oxford, 2022, pp. 384-404 (PDF fornito dal docente).

- D. Malfitana, Therikleia Poteria. Ateneo (Deipnosofistai XI 470e – 472e) e alcuni kantharoi da un santuario cipriota. Note per una rilettura, in «Quaderni ticinesi di numismatica e antichità classiche», XXXIII, 2004, 217-247 (PDF fornito dal docente). (30 pp.)

- D. Malfitana Fatiche erculee nella ceramica corinzia di età romana. Coppe abbinate per un ciclo figurativo incompiuto, in «Mélanges de l'École Française de Rome. Antiquité», 2005, 1, 17-53 (PDF fornito dal docente). (36 pp.)

 

Le esercitazioni di laboratorio con l’utilizzo di strumentazione specifica saranno tenute da A. Mazzaglia, cultore della materia e professore abilitato di II fascia in Archeologia.

 

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).

I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal/la candidato/a.

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

Storia della cultura materiale ; Archeologia e cultura materiale: da Bianchi Bandinelli a Carandini ; etc. 
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