ARCHAELOGY OF RELIGIOUS PRACTICES IN THE ANCIENT NEAR EAST

Anno accademico 2021/2022 - 1° anno
Docente: Nicola LANERI
Crediti: 6
SSD: L-OR/05 - ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE DEL VICINO ORIENTE ANTICO
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 114 di studio individuale, 36 di lezione frontale
Semestre:
ENGLISH VERSION

Obiettivi formativi

Lo studio delle pratiche religiose delle antiche società vicino orientali è propedeutico per una carriera nel mondo accademico nel settore di pertinenza, ovvero per sviluppare una conoscenza su come analizzare le società antiche immaginando una carriera nel mondo della ricerca o in ambito museale.


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Il corso si svolgerà con lezioni frontali, mentre l’interazione con gli studenti si avrà grazie a presentazioni individuali a cui seguiranno delle tesine.

Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel syllabus.


Prerequisiti richiesti

Nessuno


Frequenza lezioni

Facoltativa


Contenuti del corso

Il corso di Archeologia delle Religioni nel Vicino Oriente avrà l’obiettivo di approfondire lo studio delle società vicino orientali dalla preistoria alla fine dell’impero achemenide del I millennio a.C. In particolare, il corso si soffermerà sull’analisi dei dati archeologici e delle evidenze testuali connesse alla costruzione della dimensione religiosa delle società vicino orientali che hanno visto emergere i più antichi centri cerimoniali dell’umanità a Gobekli Tepe (Turchia sudorientale) più di 10000 anni or sono, la nascita del politeismo in Mesopotamia meridionale durante il IV millennio a.C., e ovviamente, il sorgere del monoteismo ebraico nel Levante durante il corso del I millennio a.C.


Testi di riferimento

- Kaniuth K. Et al. (2013). Temple im Alten Orient. Harrassowitz. Circa 80 pagine estratte dai vari contributi al volume. (i.e., Pp. 33-48; 283-310; 385-406; 427-444)

- Laneri N. (a cura di, 2014) Defining the Sacred. Approaches to the archaeology of religion in the Near East Oxbow Books, Oxford. Pp. 1-250.

- Mander P. (2009). La Religione dell’Antica Mesopotamia. Carocci. Pp. 1-174.

- Oggiano I. (2005). Dal terreno al divino. Archeologia del culto nella Palestina del Primo Millennio. Carocci. Pp. 1-294.

 

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).

I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1The beginning of religious practices: The Neolithic periodLaneri N. (a cura di, 2014) Defining the Sacred.Approaches to the archaeology of religion in the Near East Oxbow Books, Oxford. Pp.1-100 
2Temples and the beginning of polytheismKaniuth K. Et al. (2013). Temple im Alten Orient. Harrassowitz, pp. 1-100 
3Religion in Ancient mesopotamiaMander P. (2009). La Religione dell’Antica Mesopotamia. Carocci. Pp. 1-174. 
4Religious practices in other regions of the ancient Near East during the third and second millennia BCLaneri N. (a cura di, 2014) Defining the Sacred.Approaches to the archaeology of religion in the Near East Oxbow Books, Oxford. Pp.100-250 
5The Levant and the rising of the israelite monotheismOggiano I. (2005). Dal terreno al divino. Archeologia del culto nella Palestina del Primo Millennio. Carocci. Pp. 1-294 

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Prova scritta e prova orale.

Il corso prevede una prova in itinere scritta. La prova verrà valutata per 40% del voto finale.

Presentazioni individuali legate ai temi presentati durante il corso verranno tenute dagli studenti durante il corso. Le presentazioni varranno il 40% del voto finale. Mentre l’esame orale sarà dedicato ad alcuni argomenti trattati durante tutto il corso e conterà per il 20% del voto finale.

Si consiglia la frequenza; infatti, la partecipazione attiva degli studenti alle lezioni verrà tenuta in forte considerazione per il giudizio finale all'esame.

Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.

La verifica dell'apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.