GEOGRAFIA CULTURALE

Anno accademico 2024/2025 - Docente: Maria SORBELLO

Risultati di apprendimento attesi

Secondo i descrittori di Dublino gli studenti dovranno, alla fine del corso, acquisire:

1. la conoscenza e la comprensione delle principali tematiche culturali del mondo contemporaneo e globalizzato, quali, ad esempio, il ruolo fondamentale dell’opera umana nella creazione dei differenti luoghi, paesaggi, valori culturali e assetti politici presenti nel mondo;

2. la capacità di riconoscere e descrivere i singoli elementi e le interrelazioni tra gli elementi di un paesaggio a varia scala geografica;

3. la capacità di applicare il metodo delle analogie e differenze ai paesaggi italiani, europei ed extreuropei, individuando gli elementi fisici significativi, le emergenze storiche, artistiche, architettoniche e ambientali;

4. la capacità di sviluppare autonomia di giudizio sulle conoscenze acquisite  e di assumere decisioni in modo responsabile e consapevole;

5. l’abilità a utilizzare le conoscenze acquisite per documentare, denunciare e comunicare efficacemente particolari aspetti dei paesaggi relativi ai temi di  degrado, conservazione e valorizzazione.

Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Lezioni frontali, con l’ausilio di power point predisposti dal docente e indagini sul campo inerenti le tematiche affrontate.

Prerequisiti richiesti

Lo studente deve saper localizzare luoghi e fenomeni su un atlante e deve saper leggere e interpretare carte tematiche e storiche basilari, relative in particolar modo al contesto antropico-culturale. 

Frequenza lezioni

Facoltativa

Contenuti del corso

Modulo A (3 CFU) Prof.ssa Arena

Organizzazione culturale degli spazi terrestri – paesaggio agrario - natura, arte e architettura nel paesaggio – vino, cibo e identità – tradizioni, usi e costumi – migrazioni – il concetto di luogo.

 

Modulo B (3 CFU) Prof.ssa Sorbello

Origini ed evoluzione della Geografia culturale con le sue tre Scuole (Tedesca, Francese, di Berkeley) – la crisi della Geografia Culturale e la sua rinascita negli anni ’80 – la New Cultural Geography: la svolta spaziale e culturale della disciplina - la nozione di spazio percepito, concepito e vissuto.

Testi di riferimento

Modulo A (3 CFU)

Testi:

- S. Cannizzaro (a cura di), Ambiente Cultura Territorio. Saggi di geografia culturale, Firenze, Angelo Pontecorboli Editore, 2021, pp. 7-195.

- D. Massey, P. Jess, Luoghi, culture e globalizzazione, Torino, UTET, 2006, pp. 3-244 (capp. 2-3-4).

- S. Cerruti, A. Cottini, P. Menzardi, Heritography. Per una geografia del patrimonio culturale vissuto e rappresentato, Roma, Aracne, 2021, pp. 3-221 (tre saggi a scelta dello studente).

 

Modulo B (3 CFU)

Testi:

- A. Bonazzi., Manuale di Geografia Culturale, Bari, Laterza 2012 (Cap. I pp 5-23; Cap.II, pp. 24-47; Cap. III, pp.48-69; Cap. IV, pp. 70-93; Cap. VI, pp. 122-146.

- M. Sorbello, Spazio percepito, concepito e vissuto. L’identità ferita  e il conseguente esodo dei cristiani palestinesi, Roma, Aracne, 2020, pp 236.

 

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

Per ulteriori informazioni sui vincoli e sulle sanzioni all’uso illecito di fotocopie, è possibile consultare le Linee guida sulla gestione dei diritti d’autore nelle università (a cura della Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle opere dell’ingegno - AIDRO).

I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

La verifica dell’apprendimento avverrà attraverso una prova in itinere e una prova orale finale. In entrambi i casi la valutazione sarà espressa in trentesimi.  Il voto conseguito nella prova in itinere farà media con il voto conseguito nella prova orale finale.

Prova in itinere Modulo A

La prova in itinere consisterà nella realizzazione di un power point individuale che approfondisca prevalentemente temi trattati durante il corso dal docente ( individuati in accordo con gli studenti durante la prima lezione calendarizzata). Per la valutazione della prova in itinere si terrà conto della padronanza del tema presentato e dell’originalità del power point.

I temi trattati durante la prova in itinere non saranno oggetto di ulteriore verifica nel corso dell’esame orale finale.

Prova in itinere Modulo B

Nel corso delle lezioni sono previste per i frequentanti alcune prove intermedie orali secondo il metodo braistorming, al fine di avere un quadro esaustivo sui processi di apprendimento del gruppo e di ogni singolo alunno.

Prova orale finale Moduli A E B

Per la valutazione dell’esame orale finale si terrà conto della padronanza dei contenuti teorici, delle competenze acquisite (soprattutto competenza di lettura di grafici e carte geografiche), dell’accuratezza linguistica e dell’acquisizione del linguaggio tecnico-geografico relativo ai fenomeni trattati, nonché delle capacità argomentative e critiche dimostrate dallo studente.

N.B. Un buon Atlante geografico è strumento indispensabile per lo studio della disciplina. A tale scopo, al momento dell’esame orale, si consiglia l’uso dell’ultima edizione del Nuovo Atlante Metodico De Agostini.

Esempi di domande e/o esercizi frequenti

S. Cannizzaro (a cura di), Ambiente Cultura Territorio. Saggi di geografia culturale, Firenze, Angelo Pontecorboli Editore, 2021, pp. 7-195.

Il concetto di paesaggio – le convenzioni più importanti dedicate al tema del paesaggio – il paesaggio agrario – i giardini e le architetture in seno al paesaggio – il rapporto tra globalizzazione e patrimonio identitario il rapporto tra globalizzazione e cibo – i temi della fame nel mondo - in che modo avviene il processo di rilocalizzazione del cibo – l’importanza degli eventi enogastronomici - che cos’è il dualismo  natura-cultura

D. Massey - P. Jess, Luoghi, culture e globalizzazione, Torino, UTET, 2006, pp. 3-244 (capp. 2-3-4).

I concetti di spazio e luogo – il globale e il locale - che cos’e’ l’interdipendenza dei luoghi? – che cos’è il senso del luogo? che cos’è’ l’englishness? - che cosa si intende per luoghi contestati? – in che modo è possibile attuare il ritorno alle radici?

S. Cerruti, A. Cottini, P. Menzardi, Heritography. Per una geografia del patrimonio culturale vissuto e rappresentato, Aracne, 2021, p. 3-221

La salvaguardia attiva del patrimonio culturale. Il concetto di patrimonio culturale.  Esperienze vissute di valorizzazione del patrimonio culturale.

A. Bonazzi, Manuale di Geografia Culturale, Bari, Laterza 2012, Cap. I pp 5-23; Cap. II, pp. 24-47; Cap. III, pp.48-69; Cap. IV, pp. 70-93; Cap. VI, pp. 122-146.

Cos’è la geografia culturale? quali sono le tre scuole di geografia culturale?

che differenza c'è tra il determinismo e il possibilismo? parla della scuola di berkeley e del suo maggiore esponente cos’è la new cultural geography? quali le tematiche maggiormente affrontate? su cosa Sauer è stato contestato dai geografi postmodernisti? in cosa si differenzia la nuova geografia culturale da quella di Berkeley? ­parla dello spazio del potere e di uno tra gli autori che si sono interessati a questo argomento ­parla della “trialettica spaziale”di Soja .

M. Sorbello, Spazio percepito, concepito e vissuto. L’identità ferita e il conseguente esodo dei cristiani palestinesi, Aracne, Roma, 2020, pp 196.

Che differenza c’è tra lo spazio percepito e quello concepito ? Cos’è lo spazio vissuto ? Quali sono i problemi dei cristiani palestinesi ? Quali sono i paesi che ospitano il maggior numero di cristiani palestinesi ? Che ruolo potrebbe ricoprire il turismo culturale nella ricerca di soluzioni per la pace tra Israele e Territori Palestinesi?
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