SOCIOLINGUISTICA DELL'ITALIANO A - L

Anno accademico 2020/2021 - 1° anno
Docenti: Giovanna Marina ALFONZETTI e Giulio SCIVOLETTO
Crediti: 9
SSD: L-FIL-LET/12 - LINGUISTICA ITALIANA
Modalità di erogazione: Tradizionale
Organizzazione didattica: 225 ore d'impegno totale, 171 di studio individuale, 54 di lezione frontale
Semestre:
ENGLISH VERSION

Obiettivi formativi

a) Acquisire i concetti di base della sociolinguistica.

b) Sviluppare la riflessione sulla variabilità della lingua italiana in correlazione con variabili quali: situazione comunicativa, area geografica, età e genere, livello di istruzione, canale di trasmissione (scritto, parlato, trasmesso). Acquisire le principali tecniche dell’inchiesta sociolinguistica, anche per mezzo di indagini sul campo.

c) Sviluppare la consapevolezza delle funzioni di un comportamento diffuso nella situazione italiana, anche tra i giovani, cioè l’uso alterno di italiano, dialetto e lingue straniere nella conversazione e nel web (fenomeni definiti commutazione di codice e polylanguaging)


Modalità di svolgimento dell'insegnamento

Il corso si svilupperà in lezioni dialogiche e frontali, esercitazioni di tipo individuale e di gruppo, riflessioni auto-valutative sui vari contenuti del corso.

Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni rispetto a quanto dichiarato in precedenza, al fine di rispettare il programma previsto e riportato nel syllabus.


Prerequisiti richiesti

Conoscenze di base di lingua italiana.


Frequenza lezioni

Facoltativa.


Contenuti del corso

A) Introduzione alla Sociolinguistica (3 CFU):

oggetto, postulati e metodi:

definizione della sociolinguistica: suoi postulati e oggetto di studio; rapporto con le altre discipline tra le scienze del linguaggio; concetti base della sociolinguistica: repertorio linguistico, situazione comunicativa, competenza comunicativa; comunità linguistica; gruppo e ceto sociale; rete sociale; concetto di varietà di lingua e tipologia delle varietà; differenza tra lingua e dialetto; lingua standard e suoi requisiti; concetto di prestigio linguistico; opinioni e atteggiamenti; diglossia e dilalia; bilinguismo; variabile e variante sociolinguistica. Tecniche dell’inchiesta sociolinguistica

B) Il repertorio sociolinguistico dell’Italia contemporanea (3 CFU):

le diverse varietà dell’ italiano: italiano standard e neo-standard; parlato, scritto e trasmesso dai media digitali; italiano regionale, colloquiale, popolare; burocratico e tecno-scientifico; fenomeni caratterizzanti ciascuna varietà ai diversi livelli: fonetico-fonologico, morfosintattico, lessicale e testuale;

C) Strategie comunicative (3 CFU):

fenomeni di contatto tra lingua e dialetto; definizione e funzioni della commutazione di codice; il polylanguaging nella società globalizzata


Testi di riferimento

A. Introduction to Sociolinguistics (3 CFU): Texts:

- Berruto Gaetano, Prima lezione di sociolinguistica, Bari, Laterza, 2006 (189 pp.)

- D’Agostino Mari, Sociolinguistica dell’Italia contemporanea, Il Mulino 2007: Capitolo I: Storie (pp. 13-22) e Capitolo 11: Progettare una ricerca, pp. 215-235. (disponibile su Studium)

 

B. Italian sociolinguistic repertoire (3 CFU). Text:

- Berruto Gaetano, Sociolinguistica dell’italiano contemporaneo, Roma, Carocci, 2012 updated reprint (280 pp.)

 

C. Communicative strategies (3 CFU). Text:

- Alfonzetti, Giovanna, Parlare italiano e dialetto in Sicilia, Palermo, Centro di Studi Filologici e Linguistici siciliani 2017 (100 pp.)

 

The scheme of all lectures and other materials will be found on STUDIUM

 

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive disposizioni, fotocopiare libri in commercio, in misura superiore al 15% del volume o del fascicolo di rivista, è reato penale.

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I testi di riferimento possono essere consultati in Biblioteca.



Programmazione del corso

 ArgomentiRiferimenti testi
1Obiettivi e postulati della sociolinguisticaBerruto, Prima lezione di sociolinguistica e slides 
2Comunità e repertorio Berruto, Prima lezione di sociolinguistica e slides 
3Varietà di linguaBerruto, Prima lezione di sociolinguistica e slides 
4competenza e situazione comunicativaBerruto, Prima lezione di sociolinguistica e slides 
5Strato, gruppo e rete sociale.Età e sesso. DominioBerruto, Prima lezione di sociolinguistica e slides 
6Prestigio, atteggiamentiBerruto, Prima lezione di sociolinguistica e slides 
7Varietà diatopiche, diamesiche, diafasiche e diastraticeBerruto, Prima lezione di sociolinguistica e slides 
8Variabile e variante sociolinguistica labovianaBerruto, Prima lezione di sociolinguistica e slides 
9Lingua e dialetto. Lingua standardBerruto, Prima lezione di sociolinguistica e slides 
10Diglossia e dilaliaBerruto, Prima lezione di sociolinguistica e slides 
11Metodi e Tecniche dell'inchiesta sociolinguisticaD'Agostino e slides 
12Situazione sociolinguistica italiana e repertorio secondo BerrutoBerruto, Sociolinguistica dell'italiano e slides 
13Standard e Neostand. Ristandardizzazion dell'italianoBerruto, Sociolinguistica dell'italiano e slides 
14Varietà regionali: italiani regionaliBerruto, Sociolinguistica dell'italiano e slides 
15Varietà diamesiche: scritto, parlato, trasmesso, parlato graficoBerruto, Sociolinguistica dell'italiano e slides 
16Varietà diafasiche: registri e sottocodiciBerruto, Sociolinguistica dell'italiano e slides 
17varietà diastraticheBerruto, Sociolinguistica dell'italiano e slides 
18Fenomeni di contatto tra italiano e dialettoAlfonzetti, Parlare italiano e dialetto in Sicilia 
19Commutazione di codice : differenze generazionaliAlfonzetti, Parlare italiano e dialetto in Sicilia 
20Il polylanguaging nella comunicazione mediata dal computerAlfonzetti, Parlare italiano e dialetto in Sicilia 

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica dell'apprendimento

Sono previste 2 prove in itinere scritte nel corso del semestre:

1. la prima alla fine delle lezioni relative al primo modulo verte sul modulo A); consiste in domande aperte (definizioni di concetti o fenomeni rientranti nel modulo A)

2. la seconda alla fine delle lezioni relative al modulo B verte sul modulo B); consiste in 2 domande aperte e nell’analisi di enunciati contenenti tratti delle diverse varietà di italiano studiate (standard, neo-standard; italiano regionale, formale informale, scritto, parlato, ecc.)

Chi ha sostenuto e superato entrambe le prove in itinere, al momento dell’esame finale dovrà solo rispondere oralmente a domande sul libro del modulo C). Chi non ha sostenuto le prove in itinere dovrà sostenere l’esame finale relativamente all’intero programma: una parte sarà scritta (come le prove in itinere sui moduli A e B), una parte orale sul modulo C.

Prova finale scritta e orale

Per la valutazione dell’esame si terrà conto della padronanza dei contenuti e delle competenze acquisite, dell’accuratezza linguistica e proprietà lessicale, nonché della capacità argomentativa dimostrata dal candidato.

La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere.


Esempi di domande e/o esercizi frequenti

A) DOMANDE RELATIVE AL MODULO A

  • Quali sono i principali POSTULATI DELLA SOCIOLINGUISTICA
  • Definire la SITUAZIONE COMUNICATIVA elencandone gli elementi costitutivi
  • Definire la COMPETENZA COMUNICATIVA, specificando le varie sottocompetenze
  • Definire il concetto di REPERTORIO LINGUISTICO
  • Definire il concetto di VARIETÀ LINGUISTICA specificando le principali classi di VARIETÀ di una lingua
  • Spiegare la differenza tra STRATO e GRUPPO sociale
  • Definire il concetto di DOMINIO e RETE SOCIALE
  • Definire li concetti di VARIABILE e VARIANTE SOCIOLINGUISTICA (laboviana) e darne un esempio
  • Quali sono i REQUISITI della LINGUA STANDARD?
  • Su quali caratteristiche si basa la definizione del DIALETTO?
  • Definire il concetto di DIGLOSSIA elencandone le caratteristiche secondo Ferguson
  • Indicare le principali differenze tra DIGLOSSIA e DILALIA
  • Descrivere le principali TECNICHE DELL’INCHIESTA SOCIOLINGUISTICA

 

B) DOMANDE RELATIVE AL MODULO B

  • Descrivere il MODELLO DI REPERTORIO di Berruto
  • Che cosa si intende per continuum delle varietà all’interno del repertorio?
  • Che cosa si intende per RISTANDARDIZZAZIONE dell’Italiano?
  • Quali sono i principali tratti del NEOSTANDARD?
  • Definire L’ITALIANO POPOLARE e indicare alcuni tratti diagnostici di tale varietà
  • Qual è la differenza tra REGISTRI E LINGUE SPECIALI?
  • Descrivere I REGISTRI dell’italiano
  • Come possono essere classificati gli ITALIANI REGIONALI?
  • Quali sono i principali tratti dell’ITALIANO REGIONALE SICILIANO?
  • Quali sono le principali differenze tra ITALIANO SCRITTO E PARLATO?

 

C) DOMANDE RELATIVE AL MODULO C

  • Definire la COMMUTAZIONE DI CODICE (CS), distinguendola dall’ALTERNANZA
  • Quali sono i tre tipi di Code Switching dal punto di vista sintattico?
  • Definire le due macro-categorie di Code Switching dal punto di vista funzionale
  • Elencare alcune delle principali FUNZIONI del CS
  • Quali sono le principali tendenze emerse dall’inchiesta macrosociolinguistica sui giovani e il dialetto?
  • Quali sono le funzioni del CS nei giovani?
  • Definire il fenomeno del FLAGGING (facendo almeno un esempio) e TRIGGERING
  • Che cos’è il POLYLANGUAGING?