
Daphne Orlandi ha recentemente conseguito il dottorato di ricerca in American Studies presso Sapienza–Università di Roma, in cotutela con la Technische Universität Dortmund. Nella sua tesi di dottorato, ha proposto una radicale rilettura di R. W. Emerson come un "literary globalist" e ha dimostrato come egli abbia costruito un canone "permanente" di testi e autori in grado di trascendere limiti spazio-temporali e che rispecchiassero ideali globali e concetti universali. I suoi interessi di ricerca includono la letteratura americana dell'800, la world literature e la letteratura delle donne. È particolarmente interessata agli Studi Transatlantici, al Trascendentalismo come forza sociale, e alle origini e allo sviluppo della teoria femminista negli Stati Uniti/Regno Unito.
Ha svolto soggiorni di studio presso la University of Bath (Regno Unito) e la Technische Universität Dortmund (Germania). Nel 2024 è stata Visiting Fellow alla Houghton Library di Harvard ed è attualmente assegnista di ricerca parte del progetto PRIN 2022 Between Text and Performance: Race and Gender in Anglophone Literatures and Cultures (1970s-today).
La dott.ssa Orlandi è attualmente assegnista di ricerca parte del progetto PRIN 2022 Between Text and Performance: Race and Gender in Anglophone Literatures and Cultures (1970s-today), di cui è responsabile scientifico, per l’Ateneo di Catania, la prof.ssa Stefania Arcara. Nell'ambito di questo progetto, la dott.ssa Orlandi si occupa del rapporto tra letteratura e attivismo politico esplorando nello specifico le implicazioni narrative e non di opere teatrali e poesie firmate da autrici che scelgono di usare i loro testi come armi metaforiche il cui obiettivo è un rinnovamento politico e sociale.
- “From Within Outwards: Self-Culture and Social Reform in Woman in The Nineteenth Century.” Iperstoria, Journal of American and English Studies, n. 22, 2023, pp. 376-394. DOI: https://doi.org/10.13136/2281-4582/2023.i22.1369
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“’Atom by Atom, All the World Into a New Form:’ R. W. Emerson’s Theory of Reform.” RIAS, Review of International American Studies, Vol 16, n. 2, 2023, pp. 177-193. DOI: https://doi.org/10.31261/rias.15027